Il Terrore parte dalla Rete delle Reti

Il terrorismo via web continua a essere una realtà, l’operazione antiterrorismo dei nostri Servizi di Intelligence e della DNA di qualche giorno fa sta a testimoniare non tanto il pericolo che il nostro Paese corre in questo settore, ma indubbiamente che la minaccia viene tenuta sotto controllo e che abbiamo raggiunto un grado di efficienza davvero invidiabile rispetto agli altri paesi. Quattro persone sono state arrestate, ma a esser ancor più rilevante è il fatto che il capo di questa cellula utilizzasse internet in maniera assolutamente professionale. Si è definito un lupo solitario, definizione che a oggi non esiste nella decodificazione che è stata fatta per descrive il fenomeno terroristico, poiché è stato provato che le azioni anche se condotte da una sola persona, sono in qualche modo preparate e appoggiate da amici, parenti anche se non specializzati.

Ritengo che le basi logistiche anche quando queste siano costituite da chat e da appoggi che arrivano via web, siano comunque compartecipazioni agli attentati. La nostra legislazione infatti prevede la punibilità anche di questi comportamenti, non necessariamente quando a colpire sia una sola persona pur coadiuvata da più persone.

L’Italia continua a essere un paese di transito perché anche in questa inchiesta è stato evidenziato che queste persone si stavano preparando a partire presso zone di guerra o per preparare attentati in Europa. L’Italia è un ponte e da questo punto di vista deve darsi delle regole per l’immigrazione senza indulgere a comportamenti che possano essere considerati discriminatori.

Infine per quanto riguarda l’utilizzo del web penso che si siano date con il progresso tecnologico grandi risorse per chi vuole studiare e lavorare meglio, ma il web non può restare una prateria senza confini e senza controlli.

Il web è lo strumento prediletto dei terroristi per addestramento, reperimento di risorse sia umane che finanziarie. Il primo problema da porsi è questo, per quanto riguarda la sicurezza nazionale. Lo studio del finanziamento del terrorismo, i passaggi di denaro che avvengono inesorabilmente anche attraverso canali ufficiali, non possono più essere tollerati.

L’intelligence finanziaria deve affiancare l’Intelligence militare e le indagini di Polizia Giudiziaria e di prevenzione antiterrorismo. Senza questo mix di armamenti il terrorismo continuerà ad avere vantaggi competitivi enormi e difficilmente colmabili.